Frammenti di Sport: Intervista all’attaccante del Gemini, Dario Ribaudo

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Prima puntata della rubrica “Frammenti di Sport “.

Il primo calciatore del campionato dilettantistico siciliano intervistato è l’attaccante del Gemini ,Dario Ribaudo.

Ecco in breve l’intervista!

  1. 1. Dario ,l’anno scorso sei stato uno dei protagonisti della scalata del Casteldaccia verso l’Eccellenza . Quanto è stato importante avere intorno a te persone convinte dello stesso obiettivo ?

Si, l’anno scorso sono stato il capitano di un gruppo fantastico.

Abbiamo condiviso tutti lo stesso obbiettivo, ma la cosa fondamentale che ci ha portati al traguardo è stato il gruppo. Siamo stati tutti fenomenali, dal più piccolo al più grande, dirigenza, mister e presidente compresi.

  1. Sopra di te c’è un angelo custode che ti dà la forza di affrontare tutti i momenti della vita e ogni volta che vai a segno ,indichi il cielo e lo ringrazi di tutto . Quanto è importante tuo padre per tutti i tuoi successi?

Sono stato legatissimo con mio padre, avevamo un rapporto speciale, tra lavoro e calcio eravamo sempre insieme, mi seguiva ovunque e gli dedicavo i goal guardando la tribuna. Adesso purtroppo devi dedicarglieli guardano il cielo.

Mio padre è stato fondamentale in tutto il percorso della mia vita, penso di essere una brava persona e questo è soprattutto grazie a lui.

  1. Nuova esperienza al Gemini che lotta per un obiettivo diverso da quello del Casteldaccia . Ti sei già integrato con il gruppo ?

Si, qui a San Giovanni mi sono ambientato benissimo con i ragazzi. Alcuni li conoscevo già, col mister che mi aveva allenato già 15 anni fa nel Kamarat e con la dirigenza che è formata da persone serie e perbene.

Abbiamo tutt’altro obbiettivo rispetto al Casteldaccia, la squadra è giovane ed io sono qui per aiutare questa piazza magnifica a centrare l’obbiettivo della salvezza.

  1. La scorsa settimana Tuttocampo ti ha ricordato con una famosissima canzone di De Gregori . Quanto ti sono stati vicini i compagni dopo quell’ errore dal dischetto ?

Si si, purtroppo ho sbagliato il rigore che ci avrebbe dato i 3 punti.. I miei compagni, la dirigenza e i tifosi mi sono stati sin da subito vicini, purtroppo è capitato, ma loro con il loro aiuto mi hanno dato una carica in più per affrontare la partita col Carini che ci ha dato 3 punti fondamentali.

  1. Qual è stato l’allenatore che ti ha fatto crescere maggiormente e che ti ha fatto credere nelle tue potenzialità ?

Ma sai, questa è una domanda a cui non ti so rispondere. In ogni allenatore che ho avuto, ho trovato qualcosa che mi ha fatto crescere. Il mister Zappia mi ha preso a Montemaggiore che ero un piccolo pazzo scatenato, poi se devo dirti 2 nomi su tutti mi sono trovato benissimo con Mr. Aprile e Mr. Pagano con i quali ho un rapporto straordinario  anche fuori dal campo

Ringrazio Dario per essersi sottoposto all’ intervista e vi invito a mettere mi piace alla pagina di Web TV Palermo.

Giuseppe la Russa

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