Frammenti di sport: Intervista a Giuseppe Nicchitta

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Frammenti di sport: Intervista a Giuseppe Nicchitta, allenatore Giovanile Collesano

1) Mister Nicchitta, contro il Madonie Polizzi è arrivata la meritata promozione in seconda categoria. Che aggettivo dà a questa stagione della sua squadra?

Vincere il campionato con 4 turni di anticipo, con il miglior attacco e la miglior difesa e con una sola sconfitta ed un pareggio, credo di definirla una stagione MONUMENTALE.

Una squadra che non ha lasciato niente e con un solo obiettivo: fare sempre bene!

Ma sai benissimo che dietro  a tutto questo c’è un grandissimo lavoro, sia da parte del mio staff tecnico (indispensabile per me) e soprattutto  dei miei giocatori che hanno onorato con presenza assidua gli allenamenti e con la voglia e la fame di conquistare la vetta della classifica e non lasciarla più.

2) Tutti i ragazzi quest’anno sono stati determinanti, ma vorrei soffermarmi su un giocatore in particolare: Daniele Nicchitta. Si immaginava che un giovane 2005 potesse essere così determinante per questa squadra?

Potremmo spendere parole di elogi per tutti, perché lo meritano, a partire dal Capitano Musumeci 42 anni, 8 gol subiti di cui 4 su rigore, è stato determinante in alcune gare e anche grazie all’ esperienza di Cilluffo, Abbate, Orsini, Severino, Turrisi 03, Cicero M., Turrisi 04, Tudisco che hanno creato un muro invalicabile.

A centrocampo una diga insuperabile con Carollo, La placa, Lo re D., Duca, Marandano, Azzaro e Nicchitta.

E poi li davanti fantasia, estro, velocità e gol con i bomber Signorello, Di Matteo, Gennaro, Cicero D., Scozzari, Chiricosta, Giacomarra e Lo Re M.

Ma Nicchitta non me ne voglia nessuno è stato determinante da subito, prendendo in mano la squadra, e con giocate fuori dalla norma ,ha creato sempre superiorità a centrocampo e sfornato assist per gli attaccanti. Un 2005 che merita palcoscenici più importanti e che sicuramente incanterà chiunque con le sue giocate.

Un ragazzo su cui puntare!

3) Dopo il suo ritiro dal calcio giocato , lei ha avuto diverse esperienze come allenatore in squadre come Castelbuono ,Lascari e Collesano. Con il Castelbuono e con il Collesano è riuscito a vincere due campionati con un copioso scarto sulle dirette avversarie. Si può definire come “l’uomo delle promozioni”?

Personalmente quando alleno e prendo un impegno dò tutto me stesso, circondandomi di persone competenti come il preparatore atletico il prof. Giovanni Corradino, che cura scrupolosamente la parte atletica e che ho avuto sempre al mio fianco sia a Castelbuono che a Lascari. E del preparatore dei portieri Stefano Pizzillo che ha fatto un lavoro stupendo con i portieri.

Mi ritengo fortunato ad averli e soddisfatto per quello che hanno fatto.

Per vincere i campionati non sono i nomi a farlo, credo e sono sicuro che la forza di una squadra sia come ci si applichi, trasmettere obiettivi, creare un gruppo coeso con un’autostima elevata, credo che se si riesce ad unire tutti questi elementi  si può ben sperare a fare bene.

Questo è il mio secondo campionato vinto, a Castelbuono è stato il primo alla mia prima esperienza da allenatore , ed il primo amore non si scorda mai, ma vincere per il tuo paese è un’emozione e una gioia indescrivibile che rimarrà dentro di me per sempre.

4) A trascinare la Giovanile Collesano, oltre a Daniele Nicchitta, sono stati i goal di Angelo Signorello che ha giocato insieme a lei quando lei era agli sgoccioli della sua carriera e Angelo all’inizio. Per caratteristiche ,in cosa vi equivalete e in cosa siete diversi?

Hai detto bene! Angelo è cresciuto con me in campo, l’ho guidato e dato consigli, poi ha messo tutto del suo.

Un attaccante che quando è allenato non ce n’è per nessuno, parlano i gol fatti nella sua carriera e i campionati vinti.

Rispetto allo scorso anno è cresciuto tantissimo, ma soprattutto ha fatto la differenza, segnando gol decisivi ed è stato un vero trascinatore.

Un lusso per noi e per la categoria.

5) 188 goal in carriera con esperienze in diverse realtà del calcio dilettantistico. Se potesse  ritornare indietro nel tempo, cosa modificherebbe del suo percorso calcistico?

Sono contento della mia carriera !ho preso grandi soddisfazioni ! Donando anima e corpo alla squadra del Collesano con serietà e dedizione, stessa cosa che ho fatto quando per alcuni campionati ho giocato fuori dal mio Paese.

Ho avuto anche la possibilità di poter giocare per squadre blasonate che partecipavano a campionati importanti ma ho dovuto rifiutare per motivi di lavoro,  non ti nascondo che sono curioso di sapere che figura avrei fatto.

Non rimpiango niente ,sono felice e orgoglioso di aver contribuito alla causa Collesano calcio e ringrazio di cuore chi mi ha dato la possibilità  di poter giocare con la squadra del mio Paese in campionati importanti, conoscendo atleti e allenatori di massimo rispetto.

Persone che mi hanno lasciato il segno e con umiltà lo vorrei trasmettere alle nuove leve della scuola calcio.

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